Proprio come se l’avessi evocata, nelle vesti di musa ispiratrice, Afrodite mi ha accompagnata nella realizzazione di quest’opera come in un viaggio onirico. A partire dai primi incerti passi sono approdata, navigando in rete, a questo simbolo di “sorellanza”.
E da qui è partita la realizzazione della mia opera.
Afrodite mi ha infatti parlato di empatia, unione, superamento di barriere culturali. Mi ha raccontato storie di donne che sono riuscite ad andare oltre i confini delle ideologie. Ecco perché l’opera ha una base scura, di forma fallica, che parla di come il femminile è costretto ad esprimersi, ancora troppo spesso, in opposizione al maschile.
Il fallo nero rappresenta il modo in cui l’incontro del principio femminile con quello maschile si manifesta attraverso rabbia, violenza, come lato ombroso e doloroso di un confronto che diventa conflitto. Ma la sofferenza, mi ha spiegato Afrodite, può essere lo specchio attraverso il quale la vita prende forma e colore. La sofferenza va affrontata, vissuta, attraversata, non evitata o insabbiata.
Proprio per questo, nella mia opera, sono nate tre scarpe, rosse come la passione che anima le grandi anime, che mediano la violenza e la trasformano in qualcosa di evidente che va in tre direzioni, che si espande, che genera sempre nuovi orizzonti e prospettive.
Tre è un numero sacro, il numero perfetto, che riassume nascita, crescita e trasformazione. Le tre scarpe rosse, infatti hanno la forza di tenere a bada questo fallo nero. Hanno un solo tacco: un’energia primordiale, una forza che unisce, un punto di partenza dal quale si sprigionano strade diverse. Un unico tacco, ma con le punte rivolte in direzioni diametralmente opposte, proprio a rappresentare la forza dell’ “andare avanti”, caratteristica del femminile, della sorellanza e della tolleranza.
Nel corso di questo mio brevissimo viaggio archetipico nella femminilità e nella ceramica, ancora una volta ho incontrato Afrodite: mi ha suggerito di pensare senza etichette, senza pre_giudizi, e di esprimere la sua forza ispiratrice, fatta di innumerevoli storie belle, a volte crude, dure, ma avvincenti. Sono storie che possono essere fonte di luce e che, illuminando chi le ascolta, possono anche guarire. Così, a concludere l’opera e il viaggio, c’è un unico, piccolo e potente punto di luce.
Le Terre di Rò/mb
Tre Scarpe Rosse
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