19 settembre, San Gennaro

‘San Gennà futtetenne’ (cioè San Gennaro fregatene) è la storica frase che apparse su muri della città di Napoli, quando nel 1964 il Concilio Vaticano decise di “cancellare” alcuni Santi dal calendario, tra i quali anche San Gennaro. In tutta Napoli scoppiarono proteste.

Insomma, San Gennaro non si tocca! I napoletani erano preoccupatissimi che il Santo potesse offendersi, anche perché San Gennaro non era, e non è, il Santo a cui chiedere grazie personali, ma il Patrono a cui domandare benevolenza e protezione per tutta la città. 

E si vede che San Gennaro non si è offeso, anzi risponde ai suoi protetti ormai da secoli, due volte l’anno, con il tanto atteso miracolo e noi napoletani continuiamo a venerarlo con una fiducia indiscussa sulla sua santità.

Siamo arrivati fino al punto da poter compiere noi stessi un piccolo miracolo! C’è un APP che si chiama “Evviva San Gennaro” che ti permette, con un cellulare e una connessione web, di accendere una candela direttamente nella Cappella del Tesoro di San Gennaro a Napoli, in qualsiasi parte del mondo ti trovi (https://itunes.apple.com/it/app/evviva-san-gennaro/id555312972?mt=8).

Noi l’abbiamo immaginato così, naturalmente realizzato in ceramica, vestito d’azzurro, con il suo cappello regale, che sorveglia e protegge la città. 

San Gennaro, ceramica Le Terre di Rò
San Gennaro, ceramica Le Terre di Rò

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